La sicurezza rappresenta un fattore essenziale per gli impianti elettrici domestici. Sia la realizzazione che la manutenzione dei sistemi e dei dispositivi che permettono di disporre di corrente elettrica in tutti gli ambienti della casa devono rispettare norme ben precise, al fine di garantire che l’utilizzo degli elettrodomestici e delle altre componenti dell’impianto non rappresenti un pericolo per gli inquilini. Tra i dispositivi più diffusi per implementare un elevato grado di sicurezza dell’impianto elettrico c’è l’interruttore salvavita: vediamo di seguito di cosa si tratta e come funziona.
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Cos’è un interruttore salvavita e come funziona
Quello che viene comunemente chiamato “salvavita” (marchio registrato dell’azienda BTicino) è in realtà un interruttore magnetotermico differenziale. Questa dicitura, tecnicamente completa e più corretta rispetto al semplice “salvavita” riassume le funzioni svolte da questo particolare dispositivo, in quanto costituito da tre parti diverse. Ciascune di queste interviene a mettere in sicurezza l’impianto elettrico in presenza di determinate condizioni o incidenti che possono compromettere il corretto funzionamento di tutti il sistema.
La parte magnetica ‘interviene’ quando si verifica un cortocircuito, facendo scattare l’interruttore che ‘apre’ il circuito ed interrompe la circolazione della corrente (e l’alimentazione di tutti i dispositivi connessi all’impianto principale, o ad una parte di esso). Un’altra eventualità che comporta l’attivazione dell’interruttore magnetotermico differenziale è il sovraccarico; in parole povere, si tratta di un assorbimento energetico eccessivo da parte dell’impianto (che non è stato realizzato in maniera tale da ‘sopportare’ un flusso di corrente così ingente). Poiché il sovraccarico provoca un aumento di temperatura, è la parte termica ad intervenire; l’interruttore apre il circuito, ma non subito: il dispositivo presenta un tempo di ‘tolleranza’ per evitare di interrompere l’alimentazione in presenza di ‘falsi’ sovraccarichi. Infine, la parte differenziale del dispositivo è quella deputata al monitoraggio dei flussi di corrente in entrata e in uscita; tali flussi devono essere della stessa portata, fatta eccezione per una minima soglia di tolleranza, per evitare scompensi.
Come scegliere l’interruttore magnetotermico
Poiché riveste un ruolo fondamentale per la messa in sicurezza dell’impianto elettrico, l’interruttore magnetotermico deve essere scelto da un tecnico qualificato ed esperto. Il motivo è semplice: il dispositivo deve essere adeguato alle caratteristiche tecniche dell’impianto ed ai vari tipi di ‘corrente’ (classificate in AC, A, F e B) che quest’ultimo sarà chiamato a gestire. Qualora l’interruttore non sia adeguato alle correnti gestite dall’impianto, potrebbero verificarsi scompensi di vario genere. In aggiunta, i magnetotermici differenziali si differenziano anche per il tipo di riarmo. Si tratta, in parole povere, dell’operazione che rimette in funzione il circuito, richiudendolo, dopo un cortocircuito, un sovraccarico o un qualsiasi altro evento che ha determinato l’interruzione del flusso della corrente elettrica. Per quanto concerne il riarmo, gli interruttori si dividono in due categorie: quelli a riarmo manuale e quelli a riarmo automatico. I primi sono estremamente comuni, diffusi in quasi tutte le case; in pratica, quando l’interruttore si attiva (ossia ‘scatta’) basta riportarlo manualmente nella posizione originaria una volta che il problema all’impianto è stato risolto. Gli interruttori a riarmo automatico, invece, si riattivano in maniera autunoma, senza bisogno di riportare le levette in posizione. Esiste anche un altro tipo di interruttore, ossia quelli ‘connessi’ o a riarmo Iot che, essendo connessi ad una rete Wi-Fi, in caso di attivazione sono in grado di inviare una notifica ad un’apposita applicazione e, eventualmente, ripristinare l’interruttore tramite smartphone. Per avere un’idea più chiara dei vari tipi di prodotti presenti sul mercato, è possibile consultare anche gli shop digitali dei negozi online specializzati nella distribuzione di materiale elettrico, come ad esempio Emmebi Store, che offrono anche schede tecniche complete e dettagliate grazie alle quali individuare con sicurezza il dispositivo o l’articolo che più si adatta alle proprie esigenze.