I lavori in casa rappresentano un diritto del proprietario, ma vanno eseguiti rispettando determinati regolamenti. Per quanto riguarda gli orari in cui si possono fare le ristrutturazioni, una vera e propria normativa non c’è. In questi casi si demanda tutto agli enti locali, nello specifico i Comuni, e poi ai regolamenti di condominio.
Se stai per eseguire dei lavori in casa, o li sta effettuando il tuo vicino, in questo articolo ti spiego quali sono i regolamenti da rispettare e cosa fare per evitare noie o antipatici litigi.
Ne parliaremo con Friuli Ristrutturazioni, un vero punto di riferimento per chi deve ristrutturare un appartamento a Udine.
Cosa dice il Comune
Ogni Comune può adottare regolamenti locali che consentono di fare i lavori solo in determinate fasce orarie. Ti consiglio quindi di informarti presso il tuo Comune di residenza. Se il tuo vicino di casa dovesse fare i lavori oltre l’orario consentito non sono previste sanzioni penali, ma amministrative.
Cosa dice il regolamento del condominio
In materia di ristrutturazione bisogna fare riferimento anche al regolamento di condominio, che potrebbe imporre limiti d’orario ancora più restrittivi. Tuttavia il regolamento è valido solo se è stato approvato all’unanimità da tutti i condòmini.
Se qualche vicino fa i lavori di ristrutturazione oltre l’orario previsto, puoi contattare il capo condominio. Il trasgressore può andare incontro a sanzioni piuttosto elevate che arrivano fino a 200 euro.
Cosa dice la legge
Né il Comune né il regolamento di condominio si sono espressi in materia di lavori di ristrutturazione? Allora bisogna fare riferimento a due norme: l’articolo 844 del Codice civile e l’articolo 659 del Codice penale.
Il primo sancisce che non si possono vietare i rumori provenienti dalla casa del vicino, purché rientrino nella normale tollerabilità; il secondo sancisce che chi disturba la quiete pubblica con rumori molesti e schiamazzi va incontro a sanzioni penali, che vanno da una multa di 309 euro fino addirittura all’arresto.
Naturalmente si tratta di casi estremi e difficilmente c’è il rischio che un lavoro di ristrutturazione possa sfociare in una causa penale. Per risolvere eventuali diatribe tra vicini sarebbe sufficiente un po’ di buonsenso. I rumori non andrebbero quindi effettuati negli orari dedicati al riposo, cioè dalle 20:00 fino alle 8:00 e dalle 13:00 alle 15:00. Gli orari accettabili per svolgere i lavori vanno invece dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00.
C’è un tempo massimo per completare i lavori?
Non è possibile stabilire con precisione quanto dureranno i lavori edili. Potrebbero volerci giorni, settimane o addirittura mesi, molto dipende anche dalla tipologia di intervento da effettuare. Non sono previsti quindi tempistiche da rispettare.
Attenzione alla polvere
Se la legge è tollerante sugli orari e sulle tempistiche, non lo è per quanto riguarda la tutela della salute. In particolare, durante i lavori di demolizione, bisogna ridurre il sollevamento della polvere, innaffiando le murature ed i materiali di risulta con dell’acqua. Può essere utile isolare l’area di lavoro con pareti di plastica, evitando che polvere e calcinacci possano infiltrarsi nelle case limitrofe.
In caso di inadempienza si commette reato penale che può essere punito con un’ammenda oscillante tra i 2.192,00 e 8,768,00 euro o l’arresto da 4 ad 8 mesi. Massima attenzione quindi alla polvere per evitare di incappare in guai seri.