Il filtro anticalcare è indispensabile per far funzionare bene la propria caldaia. Il motivo? La sua presenza garantisce l'efficienza di un impianto di riscaldamento mantenendo inalterate le superfici e le tubature che entrano in stretto contatto con l'acqua.
Oltre a ciò, una volta installato un filtro anticalcare si potrà notare anche il beneficio nella bolletta delle utenze, in quanto permette un importante risparmio in termini di soldi grazie ad una riduzione dei consumi. Una caldaia con un filtro pulito e controllato periodicamente funzionerà meglio senza inutili e dispendiosi rallentamenti causati dalla presenza del calcare che si andrà con il tempo a sedimentare nelle tubature.
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Perché installare un filtro anticalcare: tutti i benefici
Una caldaia che non possiede un filtro anticalcare può andare incontro ad incrostazioni che andranno a depositarsi sulle superfici generando così malfunzionamenti o scarsa efficienza della caldaia stessa. Ma cerchiamo di capire meglio cosa succede in una caldaia che non possiede questo filtro. In sostanza, il calcare, è causato dalla presenza di ioni di calcio e magnesio presenti nell'acqua e che si sedimentano piano piano durante il processo di riscaldamento depositandosi su tubature e superfici interessate dal passaggio dell'acqua. I danni da calcare non sono per tutti uguali.
Ovvero, l'entità di sedimentazione del calcare molto dipende dalla durezza dell'acqua in una determinata zona rispetto ad un'altra. Ogni regione d’Italia infatti, è caratterizzata da un tipo di acqua che può essere più o meno favorevole alla formazione di incrostazioni di calcare.
In ogni caso, anche se si ha la fortuna di abitare in una zona dove l'acqua non è molto dura, è sempre bene installare il filtro perché si andrebbe ad ovviare in ogni caso ad un problema che con il passare del tempo si presenterà, anche se in minor entità.
Si possono acquistare facilmente nei negozi specializzati, ma anche online. Infatti sono numerosi i siti web che si occupano della vendita di filtri anticalcare per caldaia.
La legge per i filtri anticalcare
La legge infatti, in vigore con il DPR 74 del 2013 non esonera nessuno a non controllare lo stato del calcare nella propria caldaia. È infatti diventato un obbligo controllare lo stato delle tubazioni indipendentemente dalla zona o dalla presenza o meno del filtro.
Di certo è che chi ha dotato di un filtro il proprio impianto avrà meno problemi in fase di controllo e manutenzione dello stesso. Il calcare infatti, oltre al malfunzionamento della caldaia può rovinare i materiali di costruzione, corrodere le tubazioni, innalzare i consumi energetici e in alcuni casi più gravi generare reazioni chimiche pericolose tra l'anidride carbonica e le alte temperature.
In certe regioni infatti, dove la durezza dell'acqua è molto elevata è stato introdotto l'obbligo di inserimento del filtro anticalcare. In ogni caso è sempre consigliato inserirlo e procedere senza ritardo con le manutenzioni di controllo previste dalla legge.
Come installare un filtro anticalcare sulla caldaia
Quando si acquista una caldaia nuova, con tutta probabilità il filtro anticalcare è già inserito, ma se così non fosse, e si volesse inserirlo in un secondo momento o, addirittura si volesse metterlo in una caldaia già installata, l'operazione tecnica di intervento non richiederebbe tantissimo tempo.
L'importante è che la persona, ovvero il tecnico incaricato sia un professionista del settore.
Il filtro è costituito da una calotta cilindrica contenente una cartuccia ricca di sali che periodicamente vanno sostituiti per mantenere l'efficacia filtrante. Dentro alla cartuccia, c'è il filtro nero. Il filtro si attacca e si stacca attraverso una grande vite circolare facilmente smontabile per favorire le operazioni di pulizia e controllo.
I filtri anticalcare possono essere di due tipi: a dosatore o magnetici. I primi, contengono un gel di polifosfati in grado di mantenere gli ioni di calcio e magnesio allo stato liquido.
In questo modo vengono ridotte le emissioni di anidride carbonica evitando al contempo il danneggiamento delle superfici e delle tubature. I secondi contengono dei magneti che resistono all'acqua e alle alte temperature. Entrano in azione in diverso modo: fanno da calamita al carbonato di calcio presente nell'acqua azzerando la sua capacità corrosiva.
Come si fa a sapere se la caldaia è dotata di un filtro anticalcare?
Se si è poco esperti in questo campo e ci si chiedesse se la caldaia che abbiamo in casa possiede o meno il filtro anticalcare, non c'è nulla da temere. Basterà consultare il libretto di acquisto pertinente, se si tratta di nuova caldaia o, leggere quanto scritto nelle schede che il tecnico obbligatoriamente deve compilare durante le ordinarie e/o straordinarie operazioni di manutenzione.
In ogni scheda di manutenzione infatti ci sarà scritto se il filtro è assente o se c'è in quale stato di usura si trova.
La sostituzione di un filtro non è una spesa ingente e conviene sempre farlo per tempo prima che il filtro diventi troppo sporco e quindi inefficace. La spesa solitamente non supera i 100 euro, a meno che la caldaia non presenti danni dovuti ad un filtro ormai esausto o altri tipi di malfunzionamenti.
Da tener conto che con la normativa vigente tutti gli impianti termici devono rispettare uno standard di rendimento e l'installazione del filtro per il calcare diventa obbligatoria dove la quantità di calcare supera i 16° francesi. Per questo è sempre auspicabile chiamare il tecnico per una valutazione dell'acqua che verrà utilizzata dalla caldaia.