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Amministratore condomini a Milano: cosa fa e a chi rivolgersi

Una figura importante che deve essere assolutamente presente in ogni condominio è l’amministratore.

Soprattutto nelle grandi città come Milano, questa figura si rivela di fondamentale importanza nella gestione degli immobili: il suo lavoro è regolamentato da apposite norme anche se in molti ancora hanno ben chiaro quali sono i compiti e le funzioni che assolve nello specifico un amministratore condomini a Milano.

Abbiamo pertanto deciso di fare un po’ di chiarezza in questo utile post, snocciolando tutti i dubbi e le perplessità legate a questa figura professionale, sottolineando l’importanza di rivolgersi ad aziende serie, anche tramite web, affidandosi al portale www.bassi-gestioni-immobiliari.it, leader nelle amministrazioni condominiali.

Amministratore condomini a Milano: quali funzioni svolge

 Partiamo dai compiti generali che un amministratore condomini a Milano svolge:

  • presta attenzione alla manutenzione e all’integrità dell’immobile;
  • verifica che i condomini rispettino le norme imposte dal regolamento di condominio;
  • è responsabile nel riscuotere le somme dei condomini per la gestione delle varie spese e redige un piano riassuntivo che riassume sia le entrate che le uscite della casa condominiale;
  • cura la redazione di bilancio.

L’amministratore deve essere nominato obbligatoriamente quando i condomini sono più di otto.

Anche se in passato la suddetta figura era svolta da un condomine stesso ad oggi, per evitare l’insorgere di abusi di potere, è preferibile ricercare una figura esterna che assolva alla funzione di amministratore condomini a Milano. Infatti, l’amministratore non può farlo chiunque, in quanto si tratta di una persona che dovrà seguire in primis un corso di formazione specifico, anche se non occorre possedere la laurea. Si tratta di un lavoro piuttosto delicato, bisogna esserne all’altezza dal momento che si è responsabili a 360 gradi della gestione di un condominio.

Il suo incarico è di un anno, terminata la durata può essere nuovamente rinominato a patto che non venga revocato.

Cosa fa l’amministratore condomini a Milano una volta accettato l’incarico

La prima cosa che dovrà fare è quella di comunicare i suoi dati anagrafici e professionali, nello specifico il codice fiscale, il luogo dove verranno conservati i registri dell’immobile in questione e gli orari disponibili per poterli consultare.

Tra gli altri compiti che dovrà assolvere, menzioniamo i seguenti:

  • dovrà fornire le sue generalità nonché il suo recapito telefonico e apporre il tutto sul luogo di accesso all’immobile;
  • presso l’Agenzia delle Entrate dovrà associare il proprio codice fiscale al condominio;
  • dovrà eseguire le volture di tutte le utenze del condominio e anche tutte le operazioni di passaggio con l’amministratore precedente;
  •  sarà tenuto a depositare la propria firma presso la filiale in cui è aperto il conto corrente condominiale oppure crearne uno nuovo.

Un amministratore può sanzionare i condomini?

Sicuramente nel passato l’amministratore poteva anche sanzionare i condomini con un’ammenda di 200€ qualora non rispettassero le normative imposte dal regolamento condominiale, ma attualmente tale compito spetta all’assemblea di condominio, questo è quanto stabilito dalla legge 145/2013.

Compiti e doveri dell’amministratore condominiale

I compiti ai quali dovrà assolvere nel corso del suo mandato vi sono:

  • convocazione dell’assemblea condominiale ed attuarne le delibere – ciò avviene entro 180 giorni dal termine della gestione, nel caso in cui l’amministratore non attuasse le delibere stabilite nell’assemblea, è passibile di revoca giudiziaria;
  • regolamenta le parti condominiali – rende cioè fruibile gli spazi condominiali comuni, assicurandone la corretta manutenzione ed accessibilità,
  • amministrazione finanziaria – riscuote le rate condominiali, agisce contro i condomini in ritardo con i pagamenti anche legalmente, paga i fornitori tramite apposito conto corrente condominiale,
  • gestione fiscale – redige ed invia la certificazione dei redditi dei sostituti d’imposta e la certificazione unica dei redditi,
  • cura dei registri condominiali.

Quando termina l’anno, l’amministratore ha il dovere di redigere il bilancio annuale del condominio e convocare tutta l’assemblea per la sua approvazione sempre entro i 180 giorni, onde causare gravi irregolarità. Quali sono gli obblighi dell’amministratore di condominio una volta cessato il suo incarico

La legge impone che, a fine incarico, la suddetta figura è obbligata a consegnare tutta la documentazione inerente al condominio e ai condomini. Se non rispetta tale normativa l’amministratore verrà accusato di appropriazione indebita e non potrà più svolgere il suddetto incarico. È anche doveroso precisare che, se il suo incarico cessa oppure la sua nomina è stata revocata e, ciò nonostante, ci sono delle urgenze che bisogna assolutamente eseguire perché potrebbero arrecare danno ai condomini stessi, è obbligato a portare a termine tutte quelle attività con carattere d’urgenza.