Lo stile d’arredo denominato minimal impazza ormai da diversi anni, entrando di diritto a far parte della macro categoria degli stili moderni/contemporanei.
In termini di arredamento contemporaneo è anzi lo stile prediletto: le sue caratteristiche prevedono sostanzialmente la pulizia delle linee, ambienti sobri arricchiti con l’essenziale, e la capacità di conferire all’insieme quel tocco di classe ed eleganza che mai dovrebbe mancare. Si fonda su un perfetto mix di arredi minimali e l’uso dei materiali giusti.
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I criteri dello stile minimal
La scelta di uno stile d’arredo piuttosto che di un altro dipende sempre dai gusti personali di ognuno, estremamente soggettivi, e per questo ogni stile ha le sue caratteristiche ben precise. Chi decide di arredare i propri ambienti seguendo lo stile minimal è sicuramente un amante dell’ordine, della praticità, dell’eleganza più pura e semplice, senza sfarzi. In fin dei conti, lo dice il nome stesso: la filosofia dello stile minimalista è quella di concentrarsi sull’essenziale, di alleggerire il più possibile tutto ciò che può essere alleggerito. Si rinuncia al superfluo in favore di uno spazio vuoto, che non deve necessariamente essere riempito se non serve: spazio per muoversi, per respirare, magari inondandolo di luce.
L’obiettivo principale dello stile minimal è quello di risultare pratico e funzionale, con pochi oggetti che, per chi non ha tanto tempo da perdere, possono essere puliti con più facilità, azzerando di conseguenza il disordine e avendo a portata di mano tutto quello che serve, senza ingombri o eccessi inutili.
Ecco perché questo stile d’arredo si sposa perfettamente con le abitudini della vita moderna, in cui spesso i mille impegni del quotidiano impediscono di gestire alla perfezione una casa troppo piena di roba, più difficile da pulire e da tenere ordinata.
I pochi elementi presenti devono essere costruiti con materiali innovativi, devono avere forme squadrate e lineari, colori come il bianco, il grigio e il nero, e tessuti senza decori con tinta unita.
Un’importanza fondamentale è rivestita dalla luce, protagonista al pari di tutti gli altri elementi d’arredo e che va per questo utilizzata sapientemente per rendere l’abitazione ancora più accogliente. È sempre preferibile la luce proveniente da fonti naturali, senza tralasciare barre a led e faretti per quella artificiale.
Lo stile minimal può essere applicato con successo a tutti quegli ambienti ampi e spaziosi, come gli open space, con la presenza di pochi mobili nei punti giusti e ricercando la perfetta via di mezzo tra praticità e valore estetico.
L’arredamento adatto a ogni ambiente
Ogni stanza della propria abitazione può essere arredata in stile minimal.
In cucina, per la quale sono compresi anche i modelli a isola o penisola, servono pochi mobili dall’aspetto lineare e neutro. Tutto deve essere ridotto all’essenziale, anche dal punto di vista degli utensili.
Il soggiorno è il fulcro della casa, la zona in cui si trascorre la maggior parte del tempo, spesso molto ampio e parte integrante della zona pranzo. Le pareti devono al massimo essere costituite da poche mensole, e non può mancare un bel divano, anche grande, squadrato, semplice e comodo.
Parlando invece della camera da letto, questa per rispecchiare al meglio lo stile minimal deve contenere davvero l’essenziale, pochissimi arredi (piccoli comodini, eventuale comò, cabina armadio) e avere tonalità neutre. Il letto deve avere una struttura leggera.
Anche il bagno, per essere elegante e contemporaneo in puro stile minimalista, deve contenere l’essenziale con complementi d’arredo dalle linee squadrate.
Gli elettrodomestici presenti in casa devono integrarsi alla perfezione con lo stile minimal, e devono essere montati con specifici impianti ben nascosti: lasciare i fili in bella vista, oltre a rovinare l’impatto estetico, non combacerebbe con la filosofia minimalista.