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Edilizia e isolamento: la coibentazione con poliuretano a spruzzo

Quando si ha la necessità di isolare due sistemi che presentano due condizioni ambientali differenti si ricorre a una tecnica che prende il nome di coibentazione, grazie alla quale può essere evitato lo scambio di calore. Per limitare le perdite di aria, la soluzione più efficace a cui si possa fare riferimento è la coibentazione con poliuretano a spruzzo, che si dimostra migliore di tutte le altre tipologie di isolamento. Non si tratta di una procedura economica, ma i pregi sono molti, a cominciare dalla semplicità di applicazione; è possibile, inoltre, riempire del tutto le cavità del soffitto o delle pareti.

Che cos’è il poliuretano a spruzzo

Per realizzare il poliuretano a spruzzo, che è noto anche con il nome di schiuma bicomponente, si miscelano in loco due ingredienti con delle attrezzature ad hoc installate su un camion o su un rimorchio. I componenti vengono convogliati dai tubi riscaldati per mezzo di una pistola di miscelazione, grazie a cui le sostanze chimiche vengono spruzzate sulle superfici che devono essere isolate. Nel momento in cui si mescolano le sostanze chimiche, prende il via la reazione chimica. Dopo che si è schiusa, la miscela liquida si espande e poi diventa solida.

Pregi e difetti della coibentazione con poliuretano a spruzzo

Se confrontata con altre tipologie di isolamento, la coibentazione con poliuretano a spruzzo si fa apprezzare per numerosi benefici, ma vale la pena di specificare che non si sta parlando di un metodo infallibile: per esempio, problemi di isolamento sono stati evidenziati da alcuni costruttori. Ci sono installatori che cominciano a spruzzare senza aspettare che i componenti chimici siano alla temperatura giusta, e questo può avere delle conseguenze da un lato sulle performance della schiuma e dall’altro lato sulla miscelazione dei componenti. La schiuma polimerizzata, in particolare, può lasciare delle crepe dopo essersi ritirata dalla superficie se i componenti non sono miscelati abbastanza, ma anche se sono miscelati a una temperatura non corretta o in un rapporto non adeguato.

Poliurea Italia

Questa è la ragione per la quale occorre sempre fare riferimento a degli specialisti del settore: per esempio gli esperti di Poliurea Italia, una realtà nata grazie a esperienze diverse che si sono unite per promuovere i pregi del poliuretano espanso e della poliurea. Tra l’altro, Poliurea Italia si è occupata di isolare termicamente e di impermeabilizzare gli edifici della Fulgar spa, del Gruppo Ambrosi, del Gruppo Metro Cash and Carry, del Porto di Trieste, della Fini Ristorazione e della casa farmaceutica Indena.

Le caratteristiche ecologiche del poliuretano a spruzzo

Il poliuretano a spruzzo, tra l’altro, può essere ritenuto un materiale da costruzione ecologico, in virtù della sua capacità di incrementare i livelli di efficienza energetica: per esempio, isola in modo più efficace della cellulosa e della fibra di vetro. Come è facile intuire, questo implica un risparmio energetico più che consistente tanto per il raffreddamento quanto per il riscaldamento. I componenti chimici liquidi che formano il poliuretano a spruzzo sono chiamati Lato A e Lato B: il primo è composto soprattutto da isocianati, e il secondo è costituito da catalizzatori di ammine, ritardanti di fiamma e polioli.

Come si usa il poliuretano a spruzzo

Stiamo parlando, comunque, di sostanze chimiche che nel momento in cui vengono applicate generano dei fumi pericolosi: questa è la ragione per la quale è obbligatorio usare indumenti protettivi nel corso delle lavorazioni. Ad ogni modo, il poliuretano a spruzzo non è da considerarsi minimamente pericoloso dopo che la schiuma si è asciugata. Sempre che i prodotti chimici siano stati miscelati in modo adeguato, perché in caso contrario potrebbero essere tossici.