L’Ecobonus previsto dalla legge di Bilancio 2021 permette di accedere a una serie di interessanti detrazioni fiscali grazie alle quali è possibile far svolgere una serie di interventi presso la propria abitazione e migliorarla sotto il profilo del risparmio energetico.
Ecco quali sono le varie spese ammesse e come richiedere i vari bonus.
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Quali sono le tipologie di detrazioni
Le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus sono suddivise in tre fasce completamente differenti, le quali sono caratterizzate da percentuali e da spese ammesse per determinati importi massimi da rispettare affinché sia possibile usufruire di tali bonus.
Indipendentemente dal tipo di intervento che si intende svolgere, è importante tenere in considerazione il fatto che ogni procedura deve essere svolta su un edificio già esistente, perciò si parla di case o imprese le quali devono essere ristrutturate e subire una riqualificazione energetica per rispettare tutte le normative in merito alla tutela dell’ambiente.
L’Ecobonus con detrazione del 50% sulle spese sostenute
La prima classe di interventi previsti dalla Legge di Bilancio che rientrano nell’Ecobonus 2021 sono quelli che prevedono una detrazione del 50% sulle spese ammesse.
Gli interventi che rientrano in questa prima classificazione riguardano l’acquisto e l’installazione di schermature solari e l’acquisto e sostituzione degli infissi delle finestre.
La somma di denaro massima concessa per entrambe le operazioni è pari a 60 mila euro.
Come altro intervento ammesso vi è quello relativo all’acquisto di impianti di climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda, per lo specifico caldaie a condensazione.
La spesa comprende sia l’acquisto che l’installazione e il collaudo del nuovo impianto per una somma di denaro pari a 30 mila euro.
In alternativa a questo impianto è possibile acquistare, sempre per lo stesso massimo di spesa ammessa, le caldaie che sfruttano le biomasse come strumento per riscaldare l’ambiente e l’acqua.
Gli interventi ammessi con detrazione al 65%
La seconda mole di interventi ammessa dal bonus è quella caratterizzata da una detrazione con percentuale pari al 65%.
Il primo intervento ammesso è quello che prevede una riqualificazione globale dell’edificio, la cui spesa massima è pari a 100 mila euro.
In questo caso sono compresi tutti gli interventi relativi al controllo, all’acquisto degli strumenti per migliorare i consumi energetici e per l’utilizzo di apparecchiature che hanno un basso impatto ambientale.
Come secondo intervento ammesso, per una spesa massima di 60 mila euro, vi è la coibentazione delle strutture verticali e orizzontali, quindi l’installazione di pannelli che permettono di usufruire di un elevato grado di isolamento termico, prevenendo quindi eventuali sprechi energetici dovuti dal costante uso degli strumenti di condizionamento climatico domestico o aziendale.
A questi interventi seguono quelli relativi alla sostituzione degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda tradizionali con quelli che sfruttano le pompe di calore ad alta efficienza, i sistemi di termoregolazione e quelli che permettono di ridurre i consumi energetici. In questo caso la spesa ammessa è di 30 mila euro.
Per quanto riguarda i sistemi di automazione, la spesa massima che potrà essere sostenuta e pari a 15 mila euro mentre sale a 100 mila qualora si voglia installare presso la propria abitazione un collettore solare.
In tutti i casi anche le operazioni di installazione e modifica dell’edificio sono comprese nella soglia massima di spesa.
Gli interventi per ottenere l’Ecobonus 110%
Infine la Legge di Bilancio 2021 ha introdotto anche l’Ecobonus al 110% rivolto solo ed esclusivamente agli interventi che vengono svolti sugli edifici con parti in comune, quindi ai palazzi.
In questo caso si parla della sostituzione dei sistemi di riscaldamento e/o rinfrescamento e produzione di acqua calda tradizionali con impianti centralizzati con classe di efficienza energetica non inferiore alla A.
La spesa massima è di 20 mila euro da moltiplicare per ogni nucleo famigliare che vive in quel palazzo per una spesa massima di 160 mila euro, quindi per un numero di unità pari alle otto.
Se invece si supera questa soglia, ovvero le famiglie che vivono in quel palazzo sono superiori alle otto, il coefficiente da moltiplicare è pari a 15 mila euro.
Il secondo intervento ammesso riguarda invece l’isolamento termico che deve avvenire su una superficie del palazzo superiore al 25%.
In questo caso se i nuclei famigliari sono 2 fino a un massimo di 8, la spesa ammessa per ogni singola unità è di 50 mila euro.
Nel caso in cui queste fossero superiori, il tetto scende a 30 mila euro.
Chi può beneficiare dei bonus e come dimostrare le spese sostenute
A poter beneficiare dei bonus sono quattro soggetti differenti i quali devono dimostrare, in maniera differente, di aver sostenuto le svariate spese per la riqualificazione energetica del proprio edificio.
I soggetti fisici, ovvero le persone che non percepiscono un reddito di impresa, devono essere titolari dell’immobile e dimostrare di aver sostenuto le spese in questione utilizzando un bonifico postale o bancario.
Nella compilazione della causale del bonifico deve essere indicata la tipologia di spesa sostenuta e inoltre è necessario anche indicare il codice fiscale del contribuente che beneficerà della detrazione.
Qualora a sostenere le varie spese siano soggetti che percepiscono il reddito di imposta, quindi titolari di aziende, non è necessario sfruttare questo sistema per effettuare i pagamenti ma è comunque importante conservare tutte le fatture relative alle spese svolte da mostrare nel caso di controlli richiesti da parte delle figure competenti in materia.
Come funziona il bonus
Il bonus è ripartito su rate a importo fisso per una tempistica pari a dieci anni: questo permette di ottenere per un decennio una riduzione delle imposte, sia che si parli di IRPEF che di IRES, ovviamente a seconda del soggetto che decide di svolgere gli interventi sul suo edificio.
Tutte le spese sostenute devono essere inserite dell’apposito modulo che potrà essere scaricato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, dove sono presenti le svariate istruzioni grazie alle quali è possibile inserire correttamente tutte le spese che sono state sostenute.
Il bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2021 fa riferimento solo ed esclusivamente all’anno in corso, perciò è necessario effettuare tutti i lavori per la riqualificazione energetica di un edificio già esistente durante l’anno in corso.
Ancora una volta è bene specificare che tutte queste procedure devono essere svolte solo ed esclusivamente su un edificio già esistente, dato che quelli di nuova costruzione devono rispettare i criteri relativi alla riduzione dei consumi di energia elettrica.