Il testo della legge di Bilancio 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020 dopo aver ottenuto l’approvazione ufficiale da parte del Senato. Numerose sono le novità fiscali e le misure adottate per quanto riguarda il lavoro con uno stanziamento previsto di 40 miliardi di euro. Nel testo della legge sono stati introdotti nuovi bonus a sostegno di famiglie e imprese, con l’introduzione dell’ ISCRO ovvero una sorta di cassa integrazione per i possessori di Partita Iva e nello specifico del nostro articolo, un vero e proprio restyling al cosiddetto Superbonus che interessa tutto il settore edilizio. Tra le novità inserite c’è la proroga per tutto il 2021 per i bonus casa, inoltre, arriva il rinnovo per il superbonus del 110% con una proroga fino al 30 giugno 2022.
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Superbonus e bonus casa: tutte le novità
Tra le misure contenute nel Capitolo II della legge di Bilancio 2021 intitolato ” Crescita, Investimenti e Sud” in primo piano si trova il rinnovo di tutto il pacchetto di concessioni e agevolazioni in termini fiscali applicate ai lavori edilizi. Il termine di scadenza per i bonus ristrutturazione, eco bonus, bonus mobili, bonus facciata e bonus verde è stato prorogato al 31 dicembre 2021. Per quanto riguarda lo stanziamento di fondi relativi al bonus mobili, il limite raggiunge i 16 mila euro. Per quanto concerne il super bonus 110%, il rinnovo, inizialmente non previsto, è stato introdotto da un emendamento durante l’iter parlamentare. Il Super bonus è stato prorogato al 30 giugno 2022 e inoltre, per i lavori già iniziati e giunti al 60% della loro realizzazione il termine è stato prorogato al 2023. Sono state introdotte ulteriori novità riguardo agli Ecobonus e al Sismabonus. Ma diamogli uno sguardo più da vicino!
Le Detrazioni bonus casa 2021: Ecobonus
Ecobonus 2021, consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires, concessa per l’esecuzione di lavori finalizzati al miglioramento dei livelli di efficienza energetica degli edifici. Valido fino al 31 dicembre 2021, si applicano le stesse aliquote previste nel 2020 ovvero il 50% su interventi di infissi, schermatura solari e biomassa, il 65% su tutte le altre tipologie di intervento. Per tutti gli interventi che interessano parti in comune di edifici condominiali, il valore dell’ Ecobonus sale al 70, 75%.
Bonus mobili 2021
Il Bonus mobili consiste in una detrazione del 50% dall’ IRPEF delle spese sostenute per arredare immobili ristrutturati. È stato prorogato al 31 dicembre 2021 ed è stato aumentato il tetto massimo di spesa dai 10.000 euro del 2020 ai 16.000 euro del 2021. Si applica all’acquisto di mobili di arredamento e grandi elettrodomestici di classe A+ o comunque non inferiore alla classe A per alcune tipologie.
Bonus Verde 2021
Si tratta di una detrazione IRPEF al 36% per le spese sostenute nella realizzazione di giardini pensili, coperture e sistemazioni a verde, anche in questo caso la proroga è al 31 dicembre 2021.
Bonus facciate 2021
La detrazione resta uguale a quella del 2020 ovvero il 90% delle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici, la proroga è al 31 dicembre 2021.
Bonus ristrutturazioni 2021
Si tratta di una detrazione IRPEF pari al 50% fino a un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, per interventi di recupero edilizio. È importante tener presente che nel caso di ristrutturazione di edifici residenziali adibiti all’esercizio di attività professionali e commerciali, la detrazione corrisponde alla metà della misura prevista per edifici a uso privato.
Super Bonus al 110%
È stato prorogato al 2022 il Super Bonus previsto per le spese di ristrutturazione in casa ed efficienza energetica. Nello specifico la proroga operativa che si estende al 2022 si applica in una formula 6 mesi + 6 mesi. In pratica, se entro giugno del 2022 sono stati realizzati il 60% dei lavori, la detrazione del 110% si applicherà anche alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Nello specifico il Superbonus si applica a tre fasce di edifici: i condomini, gli unifamiliari con accesso autonomo e le case popolari dette IACP. Inoltre, le detrazioni si applicano anche nel caso di eliminazione delle barriere architettoniche sia per disabili sia nel caso siano effettuati a favore di anziani con un’età superiore ai 65 anni.
Sismabonus: super bonus per i sismi
Un importante intervento è previsto a favore della ricostruzione di tutti gli edifici che hanno subito danni causati da tutti i sismi avvenuti a partire dal 2008. Nella manovra della legge di Bilancio 2021 si prevede il Sismabonus ovvero un super bonus maggiorato. Laddove sia stato dichiarato lo stato di emergenza per gli edifici colpiti dal sisma a partire dal 2008 si estendono gli incentivi fiscali Ecobonus e Sismabonus. Quest’ultimo nello specifico, consiste nella detrazione IRPEF o IRES dal 50 al 65 % applicate a privati o società che affrontano spese destinate alla rimessa in sicurezza di case e edifici presenti su un territorio ad alto rischio sismico. È importante tener presente che le detrazioni si applicano a tutti gli edifici ad uso abitativo o adibiti ad attività produttive, purché rientrino nella categoria di ristrutturazione edilizia e non come nuova costruzione.
Sisma bonus, beneficiari
Nello specifico, il sisma bonus si applica per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche su parti strutturali degli edifici o su edifici collegati strutturalmente. Si considera la complessità degli interventi a cui si applicano diverse percentuali di detrazioni che vanno dal 50, 70, 80 % per le case e il 50, 75, 85% per i condomini. È importante tener presente che il tetto massimo della spesa complessiva x beneficiare delle detrazioni non può superare i 96.000 euro per ogni unità abitativa. Inoltre sarà consentito il 70% delle detrazioni solo se si andrà a intervenire direttamente su strutture, macchinari ed elementi prefabbricati. Tra le spese oggetto di detrazione rientrano anche quelle sostenute per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. Il Sismabonus sarà riconosciuto anche a favore di interventi che riguardano immobili appartenenti a società e non direttamente utilizzati ma destinati all’affitto. A beneficiare del Sismabonus saranno anche le seconde case, gli enti locali e i condomini che dovranno mettere in sicurezza gli edifici pubblici.
Sisma bonus e classificazione dei rischi.
Nella classificazione sismica dell’Italia sono state introdotte quattro zone di pericolosità sismica decrescente. Zona 1 e zona 2 sono territori in cui possono registrarsi forti terremoti con un impatto elevato e rientrano nella detrazione al 65% prevista dal Sismabonus per adeguamento sismico di edifici esistenti. La zona 3 e la zona 4 sono territori in cui potrebbero esserci scuotimenti modesti ma meno pericolosi.
Superbonus alcuni chiarimenti
Durante l’iter di approvazione al Senato per il Superbonus sono stati introtti o modificati alcuni articoli che può essere utile conoscere. In particolare, al Senato è stato introdotto l’articolo 57 bis, nel quale si specifica che per i comuni che rientrano in quei territori colpiti da eventi sismici la detrazione del 110% prevista per sostenere le spese di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e le misure antisismiche, spetta per l’importo eccedente il contributo elargito per la ricostruzione.
Inoltre, è stato introdotto l’articolo 80 che fa rientrare nei benifici e detrazioni previste dal Superbonus, anche le dimore storiche che sono registrate al catasto nella categoria A/9, l’unica condizione è che siano aperte al pubblico. Insomma i benefici fiscali concessi all’edilizia sono davvero numerosi e vale la pena approfittare per rimettere in sicurezza la propria abitazione.