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Bonus casa 2021, le ristrutturazioni edilizie su immobili residenziali

La legge 30.12.2020, n. 178 contenente la riforma di bilancio 2021 è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale il 30 dicembre dopo l’approvazione definitiva da parte del Senato. Riguardo ai bonus casa è stata confermata la proroga per tutto il 2021 delle scadenze per tutte le detrazioni fiscali, sui lavori relativi alla propria abitazione. Ecco qui di seguito elencate tutti gli incentivi che si possono ottenere per la casa e le ristrutturazioni.

 

Bonus ristrutturazioni

Viene riconosciuta una detrazione fiscale del 50% fino ad un tetto massimo di 96.000 euro ai contribuenti che effettuano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria per un condominio o una singola abitazione. La detrazione Irpef viene suddivisa in dieci rate annuali. I lavori che si possono fare per ottenere il bonus sono: ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, eliminazione barriere architettoniche, bonifica amianto, risparmio energetico.

incentivi immobili
Tabella su tutti gli incentivi per gli immobili, la durata, le percentuali e i tetti di spesa.

Bonus mobili

Questo incentivo è un ampliamento del bonus ristrutturazioni, non può essere richiesto singolarmente ma solo unito al primo. La detrazione irpef è del 50% per un tetto massimo di 16.000 euro e viene anch’essa suddivisa in dieci rate annuali. Ci sono però dei requisiti che vanno rispettati per poter ottenere il bonus mobili. Gli elettrodomestici devono essere nuovi e in classe energetica A+ tranne che per i forni per cui basta la classe A. Oltre all’acquisto si calcolano anche le spese di trasporto e montaggio. La detrazione ha una validità differente per quanto riguarda edifici o appartamenti, nel primo caso viene erogato per opere di restauro, risanamento e ristrutturazione da parte di imprese edili o cooperative edilizie (solo nel caso in cui l’immobile venga venduto entro 18 mesi), manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel secondo invece opere destinate al restauro conservativo, ristrutturazione, ricostruzione a seguito di un danneggiamento provocato da una calamità.

 

Ecobonus

Si tratta di una serie di detrazioni fiscali sfruttabili in caso di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Possono essere effettuate da persone fisiche, condomini o enti del terzo settore. I beneficiari possono poi decidere di ripartire il bonus in cinque rate sulla dichiarazione dei redditi, cedere il credito d’imposta agli istituti bancari, finanziari o ai fornitori, ottenere uno sconto dall’impresa che effettua i lavori.
A seconda del tipo di intervento che viene effettuato si può ricevere indietro una percentuale di spesa che può essere del 50% 65% o 110% , l’ultima è legata ad un altro bonus per interventi definiti trainanti ed è la più complicata da ottenere.
Per ottenere il bonus del 50% fino ad una soglia massima di 30.000 euro gli interventi da fare sono: l’acquisto e la posa di porte esterne, portoncini e finestre compresi di infissi e schermature solari. La sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A. L’acquisto e la posa di impianti di climatizzazione invernale alimentati a biomasse combustibili.

Gli interventi detraibili al 65% sono invece: la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione, o anche solo con elementi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione costruiti per funzionare abbinati tra loro, l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, la sostituzione di scaldacqua con quelli a pompa di calore, l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti da riscaldamento, l’installazione di pannelli solari, l’intervento su muri o pavimenti riguardanti la riqualificazione energetica secondo requisiti ben definiti ed infine la building automation. In questo caso il limite di detrazione varia in base agli interventi previsti e per ottenerla occorre sempre l’asseverazione rilasciata da professionisti e l’Attestazione di Prestazione Energetica.

Il discorso per il bonus da 110% è più complesso, la soglia di detrazione anche in questo caso varia in base agli interventi effettuati e comprende solo i lavori definiti “trainanti” tipo: il cappotto termico, l’impianto di riscaldamento in un condominio o in proprietà esclusiva. Oltre ad effettuare uno di questi interventi per ottenere l’agevolazione l’edificio deve migliorare di due classi l’attestato di classificazione energetica.

 

Bonus verde

E’ una detrazione del 36% per un massimo di 5.000 euro che comprende tutte le opere di progettazione e i lavori di sistemazione di aree verdi e comprende: gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le recinzioni, i terrazzi, i giardini pensili, le coperture a verde.

 

Bonus facciate

Questo bonus non prevede limiti di spesa e viene erogato per il 90% dell’imposta lorda per i costi sostenuti dal rifacimento della facciata opaca verticale, non sono compresi i lavori di rifacimento delle facciate interne, salvo se visibili dalla strada. Gli edifici devono essere già esistenti e trovarsi in zona A o B , quindi storica o residenziale. Tra le opere che è possibile effettuare sono compresi l’intonaco, gli ornamenti, le grondaie, i parapetti, i balconi ed anche la tinteggiatura della superficie e il miglioramento delle caratteristiche termiche.

 

Bonus idrico

E’ un contributo di 1.000 euro che verrà erogato fino all’esaurimento delle risorse, per la sostituzione e messa in posa di sanitari fino a un volume massimo di scarico pari a sei litri, rubinetteria fino a massimo sei litri al minuto, soffioni e colonne doccia la cui potenza di erogazione massima è di nove litri al minuto. Sono compresi nel bonus idrico i costi di acquisto, trasporto e montaggio dei sanitari e della rubinetteria.

 

SismaBonus

Possono accedere a questo tipo di detrazione solo gli edifici che si trovano nelle prime tre zone sismiche, quelle quindi ad alto, medio e basso rischio. Il tetto massimo di spesa detraibile è 96.000 euro, invece per la riqualificazione di parti comuni nei condomini la detraibilità sale fino a 136.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari che costituiscono il condominio.

Con la percentuale del 110% sono detraibili: i lavori di riparazione su singoli elementi strutturali, le opere di miglioramento su una struttura già esistente, la demolizione e ricostruzione totale di un edificio. Non sono richiesti miglioramenti di classe a rischio.
Le altre percentuali dipendono dal tipo di riparazioni o ristrutturazioni che vengono svolte: si avrà il 50% per il miglioramento dell’immobile ma senza aumentare classi di rischio, il 70% se si riduce una classe di rischio sismico, il 75% se su parti condominiali si fa una rivalutazione energetica e si riduce di una classe il rischio sismico, l’80% se il rischio sismico si riduce di due classi e l’85% se si riduce di due classi il rischio sismico di un edificio condominiale e si riqualifica da un punto di vista energetico.

E’ da sottolineare che il Sismabonus viene erogato solo per edifici già esistenti e non per le nuove costruzioni. Sono detraibili tutte le spese riguardanti l’opera, il costo dei professionisti, la manodopera, gli oneri di urbanizzazione.

Per ottenere qualsiasi tipo di bonus i pagamenti devono essere tracciabili, quindi fatti con bonifico, anche parlante, o con carta di credito o debito, non è possibile utilizzare altri mezzi di pagamento ed è sempre consigliato informarsi su quale sia quello previsto prima di effettuare qualsiasi tipo di operazione, il rischio è proprio quello di non poter accedere al bonus.